Prima novità dell'anno nuovo: il mio primo romanzo su una mia scoperta che rivoluzionerà il modo di leggere la Divina Commedia.
Sotto, tutte le notizie e anticipazioni. Anche sul programma, ovviamente!
Buona lettura a tutti!

I Cavalieri Templari: la storia-Parte 1


L'ordine dei cavalieri templari ha origine a partire dalla storia delle crociate e dei pellegrinaggi in Terrasanta. Siamo nella seconda metà dell' XI secolo d.C. quando papa Gregorio VII, spinto dalle necessità dei pellegrini, inizia ad affrontare il problema del viaggio dei fedeli nella Terrasanta. I viaggi in quei luoghi, erano molto poco sicuri, oltre che lunghi, cosicché in un primo momento, consapevoli di ciò che gli sarebbe potuto capitare, non molti erano spinti ad affrontare un pellegrinaggio, consci della possibilità di incrociare briganti, nonché musulmani, che li avrebbero potuti attaccare ed uccidere. Ciononostante, la Chiesa offriva l'indulgenza a tutti coloro che avessero affrontato un pellegrinaggio nei luoghi sacri al cristianesimo; ancora di più se il percorso fosse stato compiuto portando con sé, in mostra, la croce. Si poneva, allora, una necessità di fondamentale importanza: salvaguardare i pellegrini in viaggio in Terrasanta. Gregorio VII era convinto del fatto che le forze cavalleresche e dei guerrieri dovessero essere messe a disposizione completa delle "buone cause", così la Chiesa decise che un'indulgenza completa sarebbe stata offerta anche a coloro che avessero garantito la protezione ai peregrinanti cristiani in Terrasanta. Si costituì allora un piccolo corpo di cavalieri che davano protezione ai pellegrini e che, oltretutto, dovevano scortare in vari punti i viandanti. C'erano posti dove fermarsi ogni 15km, pari come numero, al numero dei giorni di viaggio e questi erano ospizi o locande in prossimità di: borghi, castelli, monasteri e centri religiosi. Però, al momento, si parlava solo di "accompagnatori" dei viandanti, più che di cavalieri. Tutto cambiò, però, quando i Selgiuchidi(dinasti turchi), riuscirono a occupare ed impossessarsi della Persia e della Palestina, precedentemente in mani bizantine; ciò, allora, fu colto, dalla Chiesa e dagli stati cristiani, come un'occasione per organizzare una vera e propria spedizione per cercare di liberare ed impossessarsi dei luoghi della Terrasanta. Fu così che si arrivò alla Prima Crociata.

La Prima Crociata(1096-1099), ebbe un seguito popolare enorme, al di là delle motivazioni politiche ed economiche, essa rappresentava, simbolicamente, la possibilità di compiere un vero e proprio "salvataggio" delle terre dove Cristo aveva vissuto. Questa, però, fu preceduta, un anno prima, da una spedizione non ufficiale guidata al grido di "Dio lo vuole!" da Pietro l'Eremita, al quale si accodarono moltissimi uomini, senza, però, produrre il risultato sperato, anzi, fu una brutta sconfitta per i cristiani. Ciononostante papa Urbano II dette il là alla Prima Crociata in Terrasanta, sottoscritta da sette principi: Roberto di Normandia, Roberto II di Fiandra, Goffredo di Buglione, Raimondo di Tolosa, Baldovino di Fiandra, Boemondo di Taranto e Tancredi, suo nipote, della dinastia normanna. I crociati, ancora primitivi come ordine, furono affiancati dalle repubbliche marinare e, dopo tre anni di assedio, Gerusalemme fu conquistata il 15 luglio del 1099. A questo punto i territori furono divisi in più stati: contea di Edessa, contea di Tripoli, principato di Antiochia e regno di Gerusalemme. Ovviamente, motivazioni economiche, in primo luogo, spinsero per la Crociata, e queste vennero a galla a conclusione della spedizione. Le repubbliche marinare(Genova, Pisa, Amalfi e Venezia), in quanto avevano fornito molte imbarcazioni ai crociati, ricevettero come ricompensa dei "fondachi" in più porti. Zone che, alla fine, colonizzarono nel senso vero e proprio; iniziarono, oltretutto, varie prese di potere nei confronti della popolazione locale, senza, però, concentrarsi troppo nel cercare di dare un ordine ai vari ordini e, soprattutto, una certa organizzazione territoriale. Forse, adesso, era ancora più pericoloso per i pellegrini attraversare quei luoghi; le poche roccaforti erano mal organizzate e gestite da esigui drappelli di uomini. A Gerusalemme non è che non ci fossero autorità civili, tutt'altro. Nella Città Santa risiedeva il patriarca e il re, al quale, però, non si deve avvicinare una visione di monarca assoluto, più vicina al nostro modo di intendere il potere regio; infatti, rispetto ai vari Stati creatisi, il re non accentrava poi particolarmente il potere su di sé. Su quale fosse il sovrano che avrebbe preso il trono vacante di Gerusalemme, tutti gli indizi portavano a Baldovino di Fiandra, anche se questi fu "solo" il secondo candidato; in primo luogo, infatti, fu Goffredo di Buglione ad essere vicino al trono, ma rifiutò, preferendo il titolo di "Advocatus", vale a dire di difensore del Santo Sepolcro, con Daiberto, Arcivescovo di Pisa che, eletto Patriarca Latino di Gerusalemme, investì Goffredo del titolo suddetto e, così, il trono fu preso da Baldovino. I canonici della basilica del Santo Sepolcro, già con una loro organizzazione, ora, sotto Goffredo, nel 1114 si votaro ad una vita comunitaria. Il riconoscimento ufficiale venne loro da papa Callisto II solo nel 1122, ma i compiti e l'organizzazione, ormai, erano date e già si era deciso come accogliere e gestire i pellegrini in visita in Terrasanta. In questo erano affiancati dall'Ordine Ospitaliero di San Lazzaro e dall'Ordine di San Giovanni. L'idea di un ospizio, venne a un gruppo di commercianti, molto devoti, e si potè realizzare per concessione delle autorità musulmane e, solo nel 1113, l'ordine fu approvato da papa Pasquale II, anche se gli ospitalieri si erano già insediati a Gerusalemme, per compiti di "pace", da anni oramai. Nel 1114 era andato a vivere nella città Santa Hugues des Payns, un cavaliere proveniente da un piccolo centro, poco distante da Troyes, ed era membro dei Montbrand. Il desiderio di Hugues era quello di dare una protezione, o meglio, un esercito allo Stato Crociato. Scelse allora di avviare il progetto per la costituzione di un esercito che avrebbe avuto una organizzazione monastica(e avrebbero seguito castità, obbedienza e povertà), con i componenti che, però, dovevano essere addestrati benissimo e ricevere, dall'esterno, in cambio dei loro servizi di protezione: cibo e qualsiasi altra cosa di cui necessitassero. Secondo fonti un po' più leggendarie, ma comunque attendibili, ebbe subito l'appoggio di re Baldovino, del Patriarca e dell'altro clero. A parte le storie, più o meno vere, su chi abbia appoggiato subito Hugues, si sa che re Baldovino fornì subito dei locali della moschea di Al-Aqsa, all'Haram-el-Sharif, dove un tempo sorgeva il tempio di re Salomone. All'inizio, però, i cavalieri non avevano un nome specifico; c'era chi li individuava come "Poveri soldati di Cristo" o "Soldati di Dio e del Tempio di Salomone". Piano piano, però, questi soldati venivano sempre più riconosciuti come cavalieri del Tempio o Templari. I Templari, però, all'inizio non avevano una regola da seguire, che arrivò solo col concilio di Troyes del 1128, tenuto sotto il pontificato di Onorio II. Particolarmente importante per la regola fu San Bernardo di Chiaravalle. Nella "Regola" si chiariscono i tempi e i modi delle celebrazioni liturgiche, dei riti di iniziazione, delle regole da seguire all'interno dell'ordine, dell'organizzazione della vita comunitaria. Ciò che, però, destava più scalpore era come si dovesse considerare la virtù cristiana in relazione al dovere del guerriero. Fatto sta che, così, scritta la regola, i "favori" verso i templari non finirono, in quanto Innocenzo II doveva, per certi aspetti, un favore a Bernardo per averlo favorito nell'elezione al soglio pontificio, indicando come fosse più importante la sua elezione, cronologicamente, piuttosto che quella del futuro papa Anacleto II. Ciò detto, papa Innocenzo II concesse importanti privilegi ai templari e, nel 1147, papa Innocenzo III concesse ai templari, che già indossavano il mantello bianco, di porre sullo stesso la croce rossa. Nello stesso periodo i cavalieri elaborarono anche il loro motto: "Non nobis Domine, sed nomini tuo da gloriam"; cioè: "Non per noi Signori, ma per il Tuo nome concedici la gloria". Intanto, però, nove anni prima era morto Hugues des Payns che, prima di tornare a Gerusalemme, dopo i lavori del Concilio di Troyes del 1128, si era recato in Normandia, dove aveva fondato una "provincia" templare. Così, l'organizzazione si ramificò sempre più, arrivando nel 1170 a contare ben 9 Province: Antiochia, Tripoli e Gerusalemme, in Terrasanta; Inghilterra, Aragona, Puglia, Poitou, Provenza, Portogallo e Ungheria in Occidente. Questa espansione, fu dovuta, oltre che alla Chiesa, anche ai favori del potere politico; basti pensare che la Reconquista spagnola ebbe avvio e come protagonisti principali i templari. Fu così che avvenne anche che i templari ricevettero molte e cospicue donazioni da nobili, pienamente convinti della "buona causa" della loro missione in Terrasanta; alcune erano "in extremis", cioè donazioni fatte per testamenti in punto di morte, oppure "Pro Anima" era spesso la motivazione delle donazioni. In questo modo i Templari si trovarono a possedere moltissimi beni, terreni, castelli e attirarono sempre più su di sé le attenzioni della popolazione e dei grandi sovrani; nonchè della Chiesa. In poco tempo si trovarono costretti ad imparare, gioco forza, ad amministrare tutti questi beni. Furono, sostanzialmente, i primi banchieri; a loro è dovuta la nascita della "cambiale", un metodo di girare denaro a distanza. Uno dei primi veri e propri scontri armati ebbe luogo il 1138 a Toqa, quando i Musulmani di Ascalona assalirono questa cittadina. L'intervento fu positivo, ma un drappello di soldati cristiani si fermò a raccogliere il bottino, ritardando una nuova organizzazione dell'esercito; così i Musulmani poterono prepararsi per tempo e tornare preparati, sconfiggendo i Cristiani. Trascorsero tredici anni durante i quali gli schieramenti, sostanzialmente, non prevalsero, fino al 1151; anno in cui i Cristiani, guidati da Bernardo di Tremelay, Maestro dell'Ordine, riuscì a riportare una significativa vittoria. A seguito di questa, re Baldovino III decise di organizzare un attacco ai Musulmani nel tentativo di rimpossessarsi di Ascalona. Nel 1153, così, ebbe luogo un attacco che portò i cavalieri a fare una breccia nelle mura della città; Bernardo, così, decise di varcarla, ma con soli quaranta uomini e gli assediati, vedendo che nessun altro dei Cristiani seguiva i propri compagni, li assediarono ed uccisero tutti. Nonostante ciò, pochi giorni dopo, la città cadde in mani cristiane. Negli stessi anni dei fatti precedentemente detti, si era svolta la seconda crociata(1147-1149), promossa da San Bernardo, bandita da papa Eugenio III e guidata dall'Imperatore Corrado III e da Luigi VII di Francia. Mai come ora i cristiani si mobilitarono; oltre che in Medio Oriente, in Spagna e sulle sponde del Mar Baltico. Nel 1144 Edessa era caduta in mano ai Musulmani; furono, così, organizzate le forze per cercare di riconquistarla; purtroppo, però, buona parte degli uomini morì nella traversata in Anatolia. Alla fine, senza che Edessa fosse riconquistata, i sovrani dovettero raccogliere gli uomini rimasti loro e tornare in patria. Prima di rientrare, però, comunque l'esercito di Luigi VII fu salvato dai Templari che intervennero alle Gole di Psidia, e così, almeno l'Ordine che mai si tirò indietro e combatté sempre con coraggio, vide incrementare il proprio prestigio. Così si concluse la Seconda Crociata; prima che Bernardo di Tremelay subentrasse erano stati Maestri Roberto di Craon e poi Everardo di Barres, che lasciò la carica per dare il via all'esperienza cistercense. In ogni caso, le tensioni in Terrasanta e in particolare nel Regno di Gerusalemme, erano sempre molto elevate. Dalla sua fondazione, infatti, Gerusalemme aveva ricevuto l'opposizione della dinastia bizantina dei Comneni; così, per tentare di alleggerire questa tensione, si decise nel1167 di organizzare un matrimonio di comodo tra Amalrico I, re di Gerusalemme, e Maria Comneno, pronipote di Manuele, Imperatore di Bisanzio. Quest'ultimo spinse Amalrico a rompere il patto col Califfato d'Egitto(a cui invece Amalrico teneva) e Gilberto d'Assailly, Maestro degli Ospetalieri, si disse disposto alla guerra. I Templari, e in particolare il Maestro Bertrando di Blanquefort, tentarono di dissuaderlo dall'impresa, ma ciò non fece altro che provocare una prima spaccatura con gli Ospitalieri. Nel frattempo, l'Emiro di Aleppo, Nur al-Din impose sul trono d'Egitto un tale Yusuf, detto Salah al-Din(Saladino) degli Ayyubidi. Proclamatosi sultano, nel 1171, il Saladino proclamò concluso il califfato d'Egitto e tre anni dopo conquistò la Siria. Negli stessi anni fu eletto Maestro dei Templari Eudes di Saint-Amand; questi inasprì ancora di più le tensioni con la corona di Gerusalemme, trucidando un ambasciatore degli Assassini; componenti di una setta ismaelita professanti un ascetismo di tipo panteista, così erano chiamati in quanto per alcuni consumatori di hashish, per altri invece dall'arabo assas, cioè "guardiano". Amalrico, allora, prestese dai Templari la consegna dell'autore dell'omicidio(Saladino), ma questi rifiutarono e allora il sovrano di Gerusalemme assalì la comanderia templare di Sidone. Morì nel 1174, prima di riuscire a sopprimere l'Ordine, per lui scomodo. Gli subentrò Baldovino IV, di soli tredici anni, che ebbe come reggente Raimondo III. Ciononostante Baldovino riuscì a vincere degli scontri col Saladino e agli ottanta templari in battaglia affidò il compito di curare la costruzione di una fortificazione, il cosiddetto Guado di Giacobbe. Nel 1179, però, il Saladino sventò un'iniziativa militare del re e, addirittura fece prigionieri lo stesso Baldovino IV che Eudes, s'impossessò, quindi, del Guado di Giacobbe e fece giustiziare i Templari a difesa della stessa. L'anno seguente Eudes di Saint-Amand morì e gli succedette Arnaldo de la Tour Rouge, che fu incaricato da Baldovino IV, rilasciato e ormai molto debole di salute, in quanto malato di lebbra, di offrire il trono di Gerusalemme al Re d'Inghilterra, in caso di morte di Baldovino V, l'erede designato. Questi era il figlio di una sorella di Baldovino IV, ma anch'esso era malato di salute; a morire, però, fu Arnaldo, ancor prima di giungere in Inghilterra(decedette a Verona) nel 1184. Baldovino IV morì nel 1185 e nel 1186 morì anche Baldovino V. Al trono aspiravano allora Raimondo III e Guido da Lusignano, che aveva l'appoggio dei Templari e del nuovo Maestro, Gerardo di Rideford, che covava vecchi rancori nei confronti di Raimondo e, essendo Guido, invece, una persona debole, avrebbe avuto molto più margine d'azione con lui al trono. Alla fine un arbitrato del papa, dei re di Francia ed Inghilterra e dell'Imperatore del Sacro Romano Impero, scelse come re Guido da Lusignano che, come previsto, fu manovrato in modo da scatenare lo scontro col Saladino, che, per questi "problemi" tra gli Stati occidentali potè affermarsi come capo carismatico del mondo musulmano. Ciò fu ulteriormente possibile anche grazie alle sconfitte che subirono i Templari di lì a poco.

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Il 21 dicembre 2012

Questo post è dedicato alla prima puntata della nuova serie di Voyager.

Esiste una data ben precisa, un giorno a cui ci stiamo pian piano avvicinando, ricco di mistero, che porta con sé una serie di interrogativi, che, per alcuni, preoccupano; tale data è il 21 dicembre 2012.
Questa è al centro delle profezie e degli studi più culture, lontane nel tempo e nello spazio, che, però, concordano tutte su quel preciso giorno, come una data estremamente importante per tutto il genere umano. Ma come mai, appunto, più culture, lontane nello spazio-tempo indicano tutte verso quel preciso giorno del calendario?
Procediamo con ordine. Per essere ancora più precisi, dobbiamo chiarire un concetto prima di tutto. Le più grandi civiltà e culture hanno indicato quella data come fondamentale, pur constatando il fatto che, i vari calendari, da quello Maya a quello musulmano, hanno durate e concetti, come base, differenti. Se, infatti, per esempio la nostra concezione del tempo è lineare e gli anni, teoricamente(anche se per noi cristiani esiste un'Apocalisse, una fine dei tempi) vanno verso infinito; per i Maya, una delle culture più evolute dell'antichità, il tempo è da considerarsi tipo una spirale, o almeno circolare. Si arriva quindi a dover per forza considerare una fine dei tempi che può, in teoria, essere specificata in un giorno ben preciso. Si tratta del 21 dicembre del 2012? Non proprio. Ma cosa questo voglia significare non lo diremo ora.
Partiamo da un'altra data, il 10450 a.C. e da un luogo, la Cambogia e, sempre più nello specifico, il sito archeologico di Angkor, uno dei meglio preservati del mondo. Costruito dalla dinastia Khmer tra il IX ed il XV secolo d.C., si compone di un elevato numero di templi e, come altre culture, questi fanno riferimento ad alcune costellazione; in particolar modo 72 templi simboleggiano e sono orientati verso la costellazione del drago; ma non è così semplice, per la precisione si riferiscono alla stessa, ma per come le stelle erano disposte nell'anno 10450 a.C., lo stesso anno in cui le stelle della cintura di Orione erano disposte secondo un angolo pari a quello con cui sono allineate e disposte le piramidi della piana di Giza e, soprattutto, la Sfinge, che "guardava" il suo corrispettivo in cielo: la costellazione del Leone.
"Calcolando e tenendo in debito conto i giorni e le ore propizie delle stelle di Orione e delle dodici divinità che reggono, ecco che esse congiungono le mani palmo a palmo; ma la sesta tra esse pende sull'orlo dell'abisso". Così recita una parte del libro dei morti Egiziano. Si sa, gli egizi erano molto legati allo studio delle costellazioni e degli allineamenti con queste, in particolar modo con la stella Sirio, ma avevano anche intuito, così come i Maya, una cosa fondamentale: il fenomeno della precessione degli equinozi. Questo fenomeno, molto studiato in astronomia, è estremamente importante nel computo degli anni e del calcolo del cambio delle costellazioni a cui si fa riferimento. In sostanza, il nostro pianeta, leggermente schiacciato ai poli ha una rotazione, un'orbita, attorno al sole di tipo ellittico e un movimento di rivoluzione sul suo stesso asse. Il problema, è che, non essendo presente la stessa massa nei vari punti della crosta terrestre, di conseguenza è diversa l'attrazione gravitazionale che subisce dal sole e, così, il movomento che subisce attorno al suo asse non è "perfetto", ma si avvicina a quello di una trottola. Tutto ciò comporta un anticipo degli equinozi, chiamate, appunto, precessioni. Da quando gli egizi scrivono questo, dicono di dover considerare sei ere precessionali e la settima dovrebbe essere l'ultima di un ciclo; quest'ultima coincide con quella dell'Acquario, mentre la penultima dei Pesci e quella ancora prima era del Leone. Ma dopo questa, non parlano di una "fine del mondo", semplicemente di un periodo che finisce, per poi cominciarne uno nuovo. Dello stesso avviso è Nostradamus, il grande profeta: "Al compimento del grande numero settimo apparirà al Tempo dei Giochi d'Ecatombe non lontano dalla grande età del millennio che gli entrati usciranno dalle loro tombe".
Un sacerdote Maya, intervistato dalla redazione di Voyager, ha spiegato cosa significhi quella data alla fine del loro calendario, specificando come non si tratti della fine del mondo, ma della fine di un ciclo, al termine del quale, a loro dire, l'umanità entrerà in una dimensione molto spirituale e un periodo di pace tra i popoli della terra prenderà corpo. Del resto, sottolinea Carlos Barrios, il sacerdote intervistato, loro, i Maya, sono stati in grado di prevedere grandi catastrofi e attentati; gli ultimi della serie sono stati: l'attentato alle Twin Towers, lo tsunami e l'uccisione di Saddam Houssain. Tutto ciò è stato possibile partendo da un presupposto; loro leggono lo spazio-tempo come un sistema a spirale, così, compilare un calendario ed utilizzarlo per leggere nuovi avvenimenti e utilizzarlo anche in campo astronomico diventa molto semplice, pur nella sua complessità. In sostanza di calendari Maya, ne esistono tre. Uno è un calendario "Rituale" di 260 giorni, con cicli di 20 giorni e 13 cifre. Un secondo è un calendario "Solare", di 365 giorni. Questi sono stati composti su di una ruota calendaria con glifi e segni, che, girando, si combinano a vicenda consentendo numerosissime letture e che è, quindi composta di 52 "Anni solari". Il problema che si poneva, però, era la durata limitata del calendario, per quanto giusto e complesso, così ne realizzarono uno ancora più complesso: il "Lungo computo". Il Lungo computo è composto da un ciclo di giorni calcolati a partire dalla creazione, dall'anno 3114(13 agosto), e l'era attuale starebbe avviandosi verso una conclusione, dopo 13 cicli da 144000 giorni. La conclusione è segnata per il 21/12/2012.

Ma, in pratica, cosa potrebbe veramente verificarsi? Concretamente, non si sa bene. C'è chi parla(gli indiani del Nord America) del passaggio di nuovo della stessa cometa che passò per la nascita di Cristo; c'è chi invece, basandosi su dati molto concreti, ha presupposto un'inversione magnetica, dato quanto l'intensità magnetica sta diminuendo in questi ultimi 200 anni. Altre teorie, che ora non sto a riportare in quanto troppo estreme, prevedono uno scenario catastrofico. La verità, come al solito, ritengo stia nel mezzo e, seguendo ciò che dicono i più grandi profeti, davvero andremo incontro ad un periodo di pace duratura; non ci è dato però sapere quanta verità vi sia in tutto ciò, certo è che, in questo caso arriveremo veramente a scoprire chi ha ragione. Basterà attendere il sorgere del sole in quel fatidico giorno; il 21 dicembre 2012!

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Nuovo sito ufficiale

Vi informo che il sottoscritto e Michele Rossi, amministratore del forum ufficiale, diventeranno i gestori ed amministratori di un sito su "Voyager"; sarà la versione riveduta ed aggiornata del Forum e FanClub, ufficialmente riconosciuto; tutto questo su iniziativa di un grafico che ha avanzato questa proposta. La cosa richiederà tempo, ma, nonostante ciò, il blog continuerà ad essere aggiornato e a portarvi sempre più dentro i temi di Voyager, sempre più nei misteri, nel mito e verso la ricerca.
Filippo, Amministratore del blog.

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Le novità della quindicesima serie di Voyager!

Novità assolute dal mondo di Voyager! La nuova serie(la 15esima), è una rivoluzione col passato, le uniche cose che non variano nello studio e nei servizi sono: il logo della trasmissione e il conduttore, Roberto Giacobbo.
Di seguito le novità:

1) Da quest'anno la trasmissione sarà patrocinata dal Ministero dei beni culturali. Voyager entra quindi nella stessa orbita di programmi come Quark, pur trattando di argomenti di carattere differente.
2) Sarà presente uno schermo di dimensioni colossali, 7x40 metri!
3)Rifatta da capo la sigla, sul modello dei "colossal".
4) Le puntate andranno in onda il lunedì, non il martedì come fino a poco fa si sapeva. Di conseguenza niente problema di alternanza con la Champions League.
5) Le classiche puntate(11) saranno alternate a puntate di "Voyager storia"(6).
6)Le puntate hanno tre servizi iniziali nuovi e gli altri due che sono riproposizioni di vecchi argomenti.
7)Gli argomenti nuovi saranno proposti in maniera più "concreta", senza, cioè, sfociare, come in alcuni casi è successo, nel paranormale o in situazioni simili.
8)Studio rifatto da zero, oltre allo schermo enorme si ha, nuova grafica, nuovo spazio per il pubblico, pilastri centrali ad inquadrare lo spazio dello studio, che ora presenta pareti di finta roccia, con spazi in cui troviamo simboli Maya, Templari ecc.
9)Prima puntata dedicata esclusivamente al 2012!!!
10)Altro ancora, ma è bene non anticipare troppo..!!!

Insomma, una rivoluzione totale è in atto, anzi, oramai è avvenuta. Non resta che attendere l'inizio di questa ennesima serie, ricca, tra l'altro, di puntate in diretta da diversi centri città, tra cui, come già detto, il 23 dicembre, dall'Aquila. Nel frattempo, noi, continueremo il nostro viaggio, sempre affascinante, sempre ricco di sorprese.
Grazie ancora a Michele Rossi.
Filippo, Amministratore del blog.

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Diretta dall'Aquila!

Sui luoghi del terremoto, andrà in onda, a quanto mi è stato riportato il 23 dicembre, una puntata speciale di Voyager, in diretta dalla città dell'Aquila. Non solo, sono in programma altre dirette, da molte città italiane, una di queste sarà fatta a Firenze, la mia città, in Piazza della Signoria, ma le date non sono ancora state diffuse.
Ancora una volta, grazie a Michele Rossi.

Filippo, Amministratore del blog.

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Le date delle puntate e alcuni nuovi temi

Ciao a tutti ragazzi! Grazie ancora a tutti voi che visitate questo spazio, siete sempre di più! Vi informo di una novità: sulla destra, potete trovare le date ufficiali di quando la trasmissione andrà in onda dal 23 settembre fino al 16 dicembre.
Le nuove puntate tratteranno, tra l'altro, di argomenti quali: i segreti di Praga; Bendandi: l'uomo che prevedeva i terremoti e i segreti del sito archeologico di Chan Chan.
Novità in vista, insomma, che attenderemo col fiato sospeso!

Ancora un grazie all'amministratore del forum ufficialmente riconosciuto, Michele Rossi, per aver fornito queste anticipazioni!

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