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Buona lettura a tutti!

Saint Paul, il fulcro di Londra.


Lo skyline è un elemento fondamentale dell'urbanistica e del disegno di una città; consente di individuare dei punti di riferimento visivi e di attività di vario genere. I più famosi al mondo sono quelli di Firenze, New York, Roma e molti altri.

Nella maggior parte dei casi il principale riferimento visivo è costituito, oltre che, come ovvio, dalle strutture più alte, nel particolare dalle cupole o comunque da quelle costruzioni di forma non convenzionale. La forma, per forza di cose, emerge e segna una città.
Londra, la capitale del Regno Unito, costituisce uno degli esempi di maggior pregio, grazie alla maestosa cupola della cattedrale di Saint Paul, opera di Christopher Wren.
La cupola, come la cattedrale è uno splendido esempio di tecnologia, ma soprattutto di architettura.
Dopo uno dei grandi incendi di Londra Wren, quello del 1666, fu incaricato di costruire la nuova cattedrale della città. Nonostante fossimo a fine '600, il clero aveva istuito che le chiese e le cattedrali inglesi dovessero essere costruite secondo lo stile gotico. Wren, invece, che oltre architetto era anche matematico, vedeva negli esempi classici, secondo regole geometriche e di proporzione semplici, chiare. Il modello classico era quello che Wren aveva ipotizzato, ma ciò cozzava con le indicazioni e le richieste del clero. Nonostante il grande modello ligneo, le forme e le linee risultarono essere troppo classiche, e non soddisfavano in alcun modo le richieste degli "alti" clienti di Wren. Così, nel 1675, elaborò un nuovo progetto nel tentativo di conciliare le richieste dei committenti e le sue idee, allungò complessivamente la cattedrale, realizzò tre navate, come in molte chiese gotiche, coperte da volte a crociera e allargò anche il transetto(il braccio ortogonale alle navate principali immediatamente prima di presbiterio ed abside), conferendo così alla struttura un profilo più vicino allo stile gotico, ma addobbando tutto l'insieme di elementi classici e cercando di progettare il tutto secondo proporzioni geometriche e matematiche semplici ed eleganti. Stavolta il progetto fu approvato e Wren potè avviare il cantiere per la costruzione della chiesa.
Avviando i lavori per una così grande costruzione, Wren si trovò per la prima volta in carriera a dover affrontare i problemi di gestione ed organizzazione di un cantiere così grande ed importante.
La prima pietra fu posta in opera nel 1677 e subito iniziarono i primi problemi. Come in tutte le costruzioni, la prima verifica da fare per la costruzione è quella del tipo di terreno che si ha a disposizione, e di conseguenza studiare il miglior tipo di fondazione possibile e il limite massimo di carico, e di conseguenza, grandezza degli spessori delle pareti e dei vari elementi strutturali. Wren si trovò di fronte un terreno "misto", costituito da sabbia ed argilla. Non molto esperto di tipologie di terreno, scelse di costruire ed iniziare la realizzazione della cattedrale sull'argilla, credendo che questa fornisse una base migliore rispetto a quella offerta dalla sabbia. Si sbagliava. L'argilla all'apparenza è un tipo di terreno stabile ed anche duro, ma appena bagnato diventa poltiglia e si liquefà, secondo un comportamento delle molecole di tipo lenticolare, e oltretutto è un terreno che ha un "sigma"(valore massimo di carico sopportabile) molto basso. La sabbia, contrariamente, è invece un'ottima base per realizzare una fondazione; compressa diventa molto dura, bagnata si compatta e non perde le sue capacità.
L'errore di Wren fu grave; le pareti, spesse più di cinque metri, messe in opera dopo la realizzazione della fondazione, iniziarono, progressivamente, a sprofondare. Ad occhio nudo non ci si poteva accorgere di quanto stesse accadendo e si iniziò allora la costruzione delle volte. Su queste si riscontrarono i primi problemi; un cedimento differenziato dà luogo a fratture nelle strutture e fu quello che si verificò. I primi segni di cedimento si presentarono sulle volte, ma dopo un periodo di interruzione dei lavori per verificare la stabilità della chiesa, si decise di continuare la costruzione. Non si poteva mettere mano alle fondazioni, l'unico modo di procedere possibile era quello di non caricare eccessivamente la struttura con le parti che sarebbero state realizzate in seguito. Il ritardo dei lavoro suscitò non poche perplessità nella commisione del Concilio il quale ipotizzò la possibilità di togliere l'appalto a Wren. L'architetto non poteva permettersi e non voleva assolutamente perdere il cantiere; allora, un po' per volere suo, un po' per mostrare che il cantiere non poteva essere interrotto o, addirittura, annullato, fece continuare gli operai a lavorare costantemente ed in contemporanea a tutta la cattedrale. Una volta poste le pietre maggiori e continuati i muri non sarebbe stata una buona idea annullare i lavori. Wren continuò imperterrito, convinto delle sue idee, anche se nuovi problemi erano alle porte. Ben presto l'architetto si trovò costretto a far fronte al problema delle coperture; la rinuncia agli archi rampanti, propri dell'architettura gotica e fondamentali per la stabilità della struttura, aveva costretto Wren ad aumentare lo spessore dei muri a più di 5 metri di spessore ed ora, un problema simile si era manifestato con le coperture. Queste, sopra alle volte, sarebbero state "classiche", con tetto a capanna e sottostruttura a capriate lignee. Il problema è che queste si sarebbero viste, rompendo l'armonia. Wren studiò più soluzioni, tra cui ci fu il tentativo di abbassarle; alla fine escogitò un sistema geniale per la soluzione del problema: creò un finto muro, soprastante l'esistente, ma senza funzione portante con il quale mascherò le coperture. A questo punto, però, per Wren si presentò il problema, se vogliamo, più arduo da affrontare; la costruzione della cupola. Questa sarebbe pesata moltissime tonnellate, con una lanterna in pietra estremamente grave. Ma se Wren non voleva che la struttura cedesse, allora non avrebbe dovuto realizzare una cupola così pesante. Studiò a lungo il problema, fino a quando non intervenne un suo amico, anche lui, come Wren(fondatore), personaggio della Royal Society; Robert Hooke. Il nome di questo scienziato è legato nel campo della scienza delle costruzioni alla teoria dell'elastcità, ma non solo. Hooke stava lavorando in quel periodo agli studi sull'"arco di catenaria". Se si prende una catena per gli estremi e la si lascia pendere, questa descriverà un arco e rimarrà in equilibrio, poiché il suo peso sarà esattamente distribuito lungo il disegno che questa crea. Hooke pensò che fosse possibile utilizzare questo arco, ma al contrario, per costruire le cupole secondo il disegno che le catene avrebbero descritto. La risposta statica degli archi fu eccezionale, così come la scelta definitiva: creare tre cupole, una dentro l'altra, con una sola di queste in muratura e le altre che poggiavano su questa e realizzate in legno. Il risultato fu fantastico, anche per l'illuminazione che opportune aperture nelle cupole riescono a filtrare fino a dentro la chiesa. L'ultimo effetto scenico è dato dalla pittura interna alle cupole, che inganna lo spettatore, facendogli credere nell'esistenza di una struttura e di un ordine architettonico che, in realtà, non c'è. La lanterna rispecchia lo stesso gioco di archi di catenaria e strutture in legno più un rivestimento lapideo esterno. La cupola, dominando la città, rende la cattedrale un vero e proprio polo urbanistico e visivo; centro delle principali attività economiche della città, la zona è sempre lo snodo principale di Londra, e Saint Paul è il suo baricentro. Trentacinque anni dopo la posa della prima pietra, finalmente i Londinesi hanno un monumento in grado di durare nel tempo; un monumento che è stato anche in grado di sopravvivere miracolosamente ai bombardamenti della II Guerra Mondiale, elevandosi ancor di più a simbolo di una nazione intera, capace di resistere alle interperie del tempo e agli attacchi dell'uomo.

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