Prima novità dell'anno nuovo: il mio primo romanzo su una mia scoperta che rivoluzionerà il modo di leggere la Divina Commedia.
Sotto, tutte le notizie e anticipazioni. Anche sul programma, ovviamente!
Buona lettura a tutti!

Le linee di Naszca

Nel post precedente ho fatto riferimento ad un particolare luogo del Perù: Naszca. Più precisamente il deserto di questa zona, sul quale sono presenti dei segni che permangono da millenni le "piste" di Naszca e le linee. Parlare di questo argomento richiederebbe molto tempo, ma, come nel caso degli ufo, mi soffermerò su una semplice descrizione del luogo, tralasciando al mio prossimo intervento le varie teorie finora elaborate.
L'area si estende per circa una cinquantina di kilometri tra le città di Nazca e Palpa. La zona è arida, e per rendercene meglio conto basta considerare che la piovosità è limitata a soli 15 minuti all'anno. Il terreno, quindi, non è assolutamente scalfito da nessuna pioggia ed ha permesso la perfetta conservazione di quest'area, patrimonio dell'umanità UNESCO.
Le linee sono circa 13000, e formano oltre 800 disegni, tra piste varie e profili di animali assolutamente non presenti né nel territorio, né nelle vicinanze del medesimo. Le linee come sono realizzate: sono state fatte scavando con un segno continuo il terreno a profondità che variano appena tra i 6 ed i 10 centimetri e, a poca distanza, è stata rinvenuta Cahuachi, la città cerimoniale da cui si crede provenissero i creatori delle linee.
La scoperta di questi disegni, visibili solo ed esclusivamente dall'alto, risale solo al 1927, quando, coi primi voli sull'area fatti da Toribio Mija si potè avere una prima visuale dall'alto dell'area; studiate poi da Paul Kosok nel 1939 e quindi da Maria Reiche nel 1946.

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UFO: una grande menzogna o una verità insabbiata?



Nuovo post, nuovo argomento. Parliamo ora di UFO.
L'argomento che stiamo per affrontare è nel contempo affascinante, misterioso, e quant'altro, ma può portare anche molti a manifestare scetticismo; ma è vero che solo dal clamoroso fatto di Roswell in New Mexico negli anni quaranta dello scorso secolo, o già in antichità ci sono stati avvistamenti. Cerchiamo di parlare, senza però esaurire l'argomento, di questo e di capire quanto ci possa essere di vero. Le coincidenze, come vedremo, sono impressionanti.
L'avvistamento di oggetti volanti non identificati(UFO o OVNI) si tende a far coincidere con il fatto che avvenne negli U.S.A. nel 1947. In una fattoria si verificò uno schianto di un oggetto volante, ma, ciò che colpì subito, fu il fatto che, dopo un primo sopralluogo della polizia, intervenne direttamente l'esercito a chiudere totalmente l'area, recuperare i detriti e dire, a tutti coloro che avevano visto qualcosa, di non parlarne mai. Il fatto creò subito clamore e si generò "la febbre UFO". Pochi giorni dopo però lo stesso esercito, per cercare di chiudere il fatto, fece pubblicare delle foto in cui veniva mostrato un pallone-sonda, poi lanciato, che sarebbe precipitato. La spiegazione, però, non convinse nessuno e gettò benzina sul fuoco su tutti i sospetti attorno all'Area militare più misteriosa di tutti gli Stati Uniti, l'unica che non ha un nome, in cui furono portati tutti i resti rinvenuti a Roswell: l'Area 51.
Ma al di là del fatto di Roswell, il mistero UFO, per quanto possa sembrare strano, non è il primo verificatosi nella storia. Sono infatti presenti precedenti illustri, che vanno dalle popolazioni Maya ed Incas, fino ai giorni nostri.
Come già detto, ritornerò più volte a trattare dell'argomento, anche in merito al mistero del calendario Maya o ad altro.
Ma intanto voglio mostrarvi alcuni esempi che fanno riferimento ad un passato "più recente" che quello delle popolazioni dell'America meridionale.
Il 14 aprile del 1517, una gigantesca flotta di navi ufo attraversò il cielo di Norimberga, provocando un'agitazione generale mai verificatasi prima di allora. Il fatto fu riportato da più e più autori, per essere anche rappresentato con un disegno ben noto(vedi foto sopra).
Ancora, avvicinandosi ancora di più ai giorni nostri, il 12 ottobre 1883, un professore di astronomia, il messicano Bonilla, dichiarò di aver visto oggetti opulescenti volanti che si frapponevano in traiettoria col sole, che il professore stava osservando. A testimoniare ciò ci sono molte foto, realizzate dallo stesso Bonilla, che, a detta degli ufologi, rappresentano la prima vera testimonianza fotografica dell'esistenza degli UFO.
Insomma, questo era solo un primo assaggio, ma può già spingere alla formulazione di alcune domande; una di queste, potrebbe essere: ma allora le linee di Nasca, in Perù, potrebbero essere qualcosa in più di semplici disegni sul terreno? Beh, se così fosse, si potrebbe capire anche il perché di alcune linee chilometriche perfettamente dritte sempre lì, a Nasca; si potrebbe capire perché ci fanno venire in mente una sorta di aereoporto con le sue piste di atterraggio.
Tutte queste sono ipotesi, ovviamente, ma molto curiose ed interessanti; del resto il mistero non nasce oggi, ma solo ora si è iniziato ad aprire gli archivi segreti. E chissà se, quando lo faranno anche gli USA, potremmo sciogliere alcuni dei dubbi che tanto ci affascinano.
Una foto scattata da Bonilla.

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Mi scuso!

Chiedo scusa a tutti coloro che avevano lasciato commenti e si erano iscritti, ma ho avuto problemi col blog e si è resettato tutto, mi trovo ora a riscrivere e reimpostare le modalità che avevo inserito.

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Il mistero di Oak Island



Sarà bene iniziare a scrivere qualcosa. Infatti, questo è il primo vero e proprio post sul blog.
Ci tenevo ad iniziare con il mistero dell'Isola di Oak.

Questo piccolo centro si trova a nord-est degli Stati Uniti. Per essere più precisi ci troviamo in Nuova Scozia, a Mahone Bay.
L'isola è divenuta famosa per una vicenda alquanto singolare che ha spinto per anni ricercatori curiosi ed appassionati di tesori in questo piccolo centro.
Nel 1975 un giovane, Daniel McGinnis, giocando ad andare a caccia di tesori perduti coi suoi amici, John Smith e Anthony Vaughan iniziò a scavare per gioco. Dopo non molto, si trovò di fronte ad una piattaforma di legno su cui erano poggiate delle pietre di ardesia(materiale che sull'isola non è presente), chiaramente posizionate da qualcuno.
Rimosse e, tolta la piattaforma, i ragazzi si trovarono di fronte un complicato sistema che, chiaramente, nascondeva qualcosa. La curiosità dei ragazzi li portò a continuare lo scavo, ma, raggiunti i sette metri di profondità, dovettero smettere di scavare. Otto anni dopo, nel 1803, i tre ragazzi chiesero ad un uomo, Simon Lynds; questo, venuto a sapere del pozzo, ritenne che fosse possibile che nascondesse veramente qualcosa di importante. Decise allora di finanziare, in collaborazione coi ragazzi, una compagnia per operare gli scavi del pozzo, che prese il nome di Onslow Company.
Ciò che però rallentava i lavori era il complicato sistema strutturale trovato: ogni tre metri è presente una piattaforma di legno di quercia, seguita quindi da fibre di cocco, carbone di legna, mastice e porfido; ma, soprattutto, il fatto che, ogni piattaforma funge da valvola di pressione che, non appena è tolta, fa riempire d'acqua il pozzo, complicando enormemente il lavoro. Se poi il pozzo è profonde oltre 100 metri.
I lavori, per le complicazioni date dall'acqua, ripresero nel 1849 grazie ad una nuova compagnia pronta a finanziare lo scavo: la Truro Company.

I problemi d'infiltrazione, però, continuavano. Fu utilizzata una trivella per cercare in qualche modo di facilitare il lavoro, ma questa non era sufficiente; però, quando questa fu tolta ci si accorse che attaccati c'erano tre anelli d'oro provenienti sicuramente da una catena sul fondo. Altri avvenimenti simili portarono alla scomparsa di alcuni operai, prima accusati di aver ritrovato con la trivella qualcosa, poi trovati morti. Nel 1891 fu fondata la Theasure Company da Fred Blaire. Altri scavi si seguirono tra il 1887 ed il 1955.
I ritrovamenti fatti riguardarono alcuni pezzi di legno lavorato, metalli, qualche prezioso e un conglomerato simile al calcestruzzo.

Attualmente c'è un'impresa che sta continuando i lavori di scavo, che però procedono un po' lentamente per il classico problema di reperire i fondi.

Il fascino della "caccia al tesoro" ha fatto si che partecipassero ai lavori anche moltissime star del cinema tra cui si annovera John Wayne, e stimolò anche il lavoro di più autori importantissimi quale E.A. Poe che scrisse a riguardo "The Gold-Bug".
Sono nate molte teorie a riguardo del "Money Pitt"(così chiamato), tutte con elementi pro e contro; tutte, sicuramente affascinanti.
Certo è che, chi ha costruito quest'opera di ingegneria doveva sicuramente avere grandi conoscenze fisiche, tecnologiche e di fluidodinamica.
Ma allora: chi ha costruito il Money Pitt e, soprattutto, perché?
Una prima ipotesi è quella che collega il pozzo ai Cavalieri Templari, l'ordine nato all'epoca delle Crociate in Terra Santa. L'ordine fu sciolto per ordine di Filippo IV il Bello re di Francia, desideroso dei loro beni, con l'uccisione dell'ultimo Gran Maestro, Jaques de Molay, messo al rogo venerdì 13 marzo 1314 e gli altri dell'ordine, accusati di eresia ingiustamente e uccisi. Ma una storia narra che, prima che succedesse ciò, i componenti dell'ordine si sarebbero spartiti i beni del loro leggendario tesoro per poi ritrovarsi nella punta estrema del Portogallo. Da qui sarebbero partiti per una destinazione all'epoca sconosciuta, verso un luogo dove nessuno avrebbe potuto mai trovare il tesoro; un'isola sperduta in America.
Altra ipotesi è quella che riguarda Maria Antonietta ed un tesoro che avrebbe fatto nascondere proprio qua.
Un'ipotesi però molto probabile, più di quella dei templari, anche se meno affascinante, è quella che richiama storie di pirati. Edward Teach o Captain Kidd, colui da cui è stato tratto il film Pirati dei Caraibi, avrebbe qui nascosto un'immensa fortuna; si parla di due-tre casse di preziosi.

Gli ultimi rilevamenti, fatti attraverso una telecamera apposita hanno dimostrato che sul fondo c'è qualcosa, un qualcosa che assomiglia ad una cassa e che è ancora da raggiungere.

Insomma, fino a quando non si arriverà alla scoperta di ciò che cela il mistero rimarrà tale e continuerà ad affascinare chiunque ne senta parlare.

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