Tanti gli elementi a favore, non molti, ma alcuni si, quelli contro. Non staremo ora a riepilogarli, certo è che, questo "semplice" telo di lino è uno dei più grandi misteri della cristianità. Non va specificato, ovviamente, che per i credenti dalla mentalità non scientifica questo sia preso come un qualcosa di assolutamente autentico. Ma quale può essere la verità? Ebbene, un'altra reliquia, venerata da millenni, come testimoniano i testi antichi, può essere la chiave di volta; stiamo parlando del Sudario di Oviedo.
Oviedo è una città nel nord della Spagna, famosa dal IX secolo per possedere un oggetto molto importante. Si tratta di un telo, definito "sudario", che avrebbe avvolto il volto di Gesù appena morto. Il telo è di lino, di 53x84 cm; una prima datazione al carbonio 14 l'ha datato attorno al VII secolo, ma, si sa, che in base alla conservazione, la erosione e l'ossidazione del materiale può essere stata variata e compromessa. L'unico studio, in questo caso, che può essere fatto è quello sui pollini all'interno del telo che, così come per la sindone, hanno confermato la provenienza dall'area Palestinese e un "passaggio" dal Nord Africa. Infatti, secondo i dati in nostro possesso il telo sarebbe scomparso da Gerusalemme, luogo in cui era custodito, nel 614 ca. e portato via dai Sasanidi di Cosroe II Parviz, chiuso, con altre reliquie in un'Arca Santa di legno e portato, via Africa, a Toledo in Spagna nel 680, anno in cui è stato datato. Nel IX secolo, a causa dell'invasione musulmana, il telo fu portato a Oviedo, e qui conservato nella Camara Sancta della cattedrale di San Salvador.
A differenza della Sindone, il Sudario non porta impressa alcuna immagine, ma solo macchie di sangue. Secondo gli studi del Centro Spagnolo di Sindonologia, le macchie sono di sangue e di liquido edemico polmonare, prodotte in diversi momenti, mentre il telo era già stato posto. In un primo momento il corpo si trovava in verticale, e la testa reclinata di 70° in avanti e 20° a destra. In un secondo momento il cadavere fu posto a formare un angolo di 115° con la fronte appoggiata su una superficie dura, per essere poi disteso supino e quindi il sudario tolto. Insomma, prove scientifiche attestano, quanto meno, che si tratterebbe di un telo posto sulla testa di un uomo morto in verticale, con numerose ferite sulla fronte, come se vi avesse degli elementi acuminati, e quindi soffocato per la posizione assunta; tutti elementi ricollegabili ad una morte per crocifissione, preceduta, però, da una tortura. Altre analisi sono quelle fatte riguardo al sangue; la scoperta è che si tratta di sangue AB positivo, lo stesso della sindone Non solo, il sudario, messo sulla testa del morto, veniva piegato in un certo modo e, studi fatti in merito al modo in cui venne messo hanno permesso di vedere esattamente la posizione e la forma delle macchie di sangue e di edema e, incedibilmente, si è visto che coincido con quelle della sindone(dove, però, ovviamente, sono più tenui).
Elementi pro ed elementi contro. Ovviamente i credenti hanno fede che sia l'originale. Certo è che il mistero rimane econtinuerà ad affascinare.
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