ANIMALI MISTERIOSI. IL DAHU: GENESI, ORIGINE E MITO.
Il Dahu è noto in cripto zoologia (dal greco antico: kryptos= nascosto; zoon= animale e logos= discorso, o studio; cioè: “studio degli animali nascosti”, o “studio degli animali non ancora ufficialmente scoperti e che sono sospesi tra tradizioni, miti, leggende e un pizzico di verità”) col nome scientifico di Dahutusmontanus.
Ma, secondo altre tradizioni, esisterebbero anche alcuni Dahu le cui zampe più corte sarebbero quelle anteriori (in questo caso, risulterebbero più facilitati nella salita e che sarebbero chiamati Dahu crescente frontalmente) e altri Dahu, invece, le cui zampe più corte sarebbero quelle posteriori, e che così risulterebbero più facilitati nella discesa (Dahu crescente posteriormente). Una quinta probabile variante di Dahu, è invece quella che lo prevedrebbe provvisto di una sola zampa corta (che sia anteriore dx o sx e/o posteriore dx o sx). Il che non comporterebbe un grosso vantaggio per l’individuo e la specie, garantendogli movimenti più liberi e meno limitati dalla disposizione e dalla lunghezza degli arti.
Una piovra gigante spiaggiata. |
Viene da chiedersi, allora, se siano possibile o presenti linee genetiche “pure” nel Dahu perché, come capiremo bene, questa rarissima specie animale (al limite tra il mito e la pura leggenda), qualora esistesse potrebbe anche essere il frutto di un incrocio tra specie diverse. Basti ad esempio considerare il caso più che “strano” dell’ornitorinco, che presenta muso e becco d’anatra, zampe palmate, coda simile a quella di un castoro e un corpo che pare quasi assemblato da parti prese da altri animali. Se non ne conoscessimo l’esistenza ma ne sentissimo solo raccontare l’aspetto, chiaramente crederemmo ad uno scherzo o che si tratti di un mito. Tuttavia, avendo in mano un’ampia documentazione su questo curioso essere, e sapendo dove e in che periodo trovarlo, ci sembra chiaro che potremmo e, soprattutto, che dovremmo applicare un ragionamento del tutto analogo al Dahu.
L'ornitorinco. |
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Segnali radio da altre galassie. Una scoperta straordinaria.
"ET... Telefono...Casa".
Eh, sì, è proprio il caso di dirlo. Perché la frase che risiede nell'immaginario e nella memoria di chiunque possegga una minima conoscenza di carattere cinematografico che sia anche solo "accennata", ripresa dal film "E.T." di Steven Spielberg, potrebbe essersi tramutata in realtà. Definitivamente.
Senza considerare infatti le evidenze e le prove della presenza di UFO e di entità aliene sul nostro pianeta (ancora celate all'opinione pubblica, ma visibili in prove video, foto e anche in dipinti e testi antichi), ciò che adesso è stato comunicato in via ufficale è che il potente telescopio Arecibo, situato a Puerto Rico, nel Mar dei Caraibi, ha captato segnali radio provenienti da una qualche galassia esterna lontana alla nostra, la Via Lattea.
Gli scienziati sono letteralmente senza parole ed entusiasti della cosa. Le onde radio, infatti, sembrerbbero essere state trasmesse in frequenza "intelligente" per verificare l'eventuale risposta di qualche altro pianeta.
Ad eliminare il dubbio che si tratti di una bufala ben congegnata, diciamo che la scoperta è stata pubblicata sull'autorevole The Asthropysic Journal, il 10 luglio scorso (2014), dal team di astrofisici e scienziati che ha captato il segnale intelligente (e anomalo).
L'effetto di dispersione del plasma.
Il telescopio Aceribo, di Puerto Rico. |
La risposta, nel caso, riguarda il così detto effetto di "dispersione del plasma".
Gli scienziati, infatti, hanno registrato una disprsione di segnale, attraverso gli strati di plasma, ben tre volte superiore quella che ci si aspetterebbe da un segnale proveniente dall'interno della nostra stessa galassia.
Resta "solo" da capire, adesso, quale sia la fonte del segnale che all'apparenza sembra "intelligente". Perché il fenomeno potrebbe essere naturale. Tuttavia, il fatto (in sé straordinario) non può fare altro che portarci a sollevare lo sguardo verso il cielo e pensare che, davvero, non solo potremmo non essere soli nella nostra Via Lattea, ma che esisterebbero forme di vita intelligenti anche in altre galassie.
Restiamo in attesa di nuovi ed eventuali sviluppi e, è il caso di dirlo, con le antenne ben sintonizzate.
Fonte per la documentazione: dailymail.co.uk
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Il campo magnetico terrestre: l'ESA ne rileva un forte indebolimento.
Nonostante le perplessità rivolte ai commenti di molti studiosi che in questi anni sono stati ritenuti "complottisti" e "sognatori", è notizia di questi giorni che l'ESA (l'Ente Spaziale Europea) attraverso i suoi tre satelliti Swarn ha registrato che il campo magnetico della Terra, negli ultimi 6 mesi, soprattutto, si sta indebolendo a ritmi mai registrati prima. Ben 10 volte più rapidamente.
Il campo magnetico si trova a 600.000 km dalla superficie del nostro pianeta e la protegge dalle radiazioni solari, filtrando i raggi della stella intorno a cui ruotano i pianeti del nostro sistema solare e che ci giungono sotto forma ci venti solari. Il campo magnetico deriva dalla natura stessa della Terra che al suo centro avrebbe un nucleo di metallo, circondato da metalli fusi che, nella rotazione del pianeta intorno al proprio asse, li farebbe ribollire generando così il campo magnetico. Se però una zona dell'area dei metalli fusi rallenta, o la sua temperatura si abbassa, allora, nella parte corrispondente del pianeta si verifica un indebolimento proporzionale del campo magnetico ad essa relativo.
L'indebolimento che è stato registrato riguarda in particolare l'emisfero occidentale, mentre nell'Oceano Indiano si sarebbe notato un rafforzamento del campo magnetico medesimo.
Gli astronomi e gli astrofisici non hanno ancora fornito una risposta univoca. Si pensa che, forse, il problema sia dovuto all'inversione che è in atto dei poli magnetici (Rune Floberghagen, ESA), e che sta comportando uno spostamento del Nord magnetico in Siberia, come è stato registrato in quest'ultimo periodo.
L'inversione dei poli magnetici non è certamente una novità; si verifica ogni 100.000 anni circa, e quindi la Terra, che ha circa 4,57 miliardi di anni di età, ne ha già viste 45.000. A differenza del passato, però, in cui la velocità dello spostamento dei poli avveniva di circa il 5% ogni secolo, adesso la stessa percentuale si è distribuita su appena un decennio. Il che comporta un aumento, come già detto, di ben 10 volte il tempo ritenuto "standard".
Non possiamo dire molto di più sul tema, restando in attesa di ulteriori sviluppi, ma solo che la cosa sta effettivamente avvenendo e che, insieme, siamo soddisfatti di appurare come verità che si credono ferme e assolutamente certe siano, in realtà, più ipotesi che altro. Ancora non conosciamo granché della Terra e di come essa funzioni, questa è la verità. C'è chi ipotizza che il suo nucleo sia vuoto, chi ritiene che vi sia lava bollente, chi metallo fuso (come detto sopra) e chi, invece, ritiene che esso ospiti un piccolo buco nero (argomento, questo, insieme a una ricerca relativa riguardo la Luna, di cui tratteremo tra pochi giorni).
Tuttavia, ci sentiamo di dire che dovremmo avere più cura della nostra casa. Della nostra Madre. Della nostra Terra. Perché, come possiamo verificare, se la indeboliamo (anche con strani esperimenti nel suo sottosuolo) potremmo comportare un indebolimento di quelle sue stesse difese che, come sappiamo, ma cui pensiamo molto poco, implicano sconvolgimenti che andrebbero a coinvolgere tutti noi. In tutto.
Le immagini appartengono ai rispettivi proprietari.
Fonte: yahoo.com
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